lunedì 3 novembre 2014

Parliamo di sesso e di attaccamento


Non è un caso che all’inizio di una relazione, si faccia continuamente sesso.
Possono esserci molteplici motivi, ma quasi sempre si tratta della macchina chimica del sesso-possesso; il meccanismo necessario a generare l’attaccamento che a sua volta spinge le emozioni verso l'idea di dar vita a una coppia.

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Come funziona questo meccanismo?

Ovviamente, a priori, deve essere inserito un programma nella mente umana (programma coppia-sesso-possesso in questo caso) che, utilizzando in questo scenario di matrice, i meccanismi naturali della chimica del corpo, possa raggiungere l’obbiettivo: ossia la realizzazione di una coppia.
La  cosa non è però così semplice per il genotipo dell'uomo, perché sappiamo scientificamente che la coppia non è nella natura umana, e che l’uomo è scientificamente poligamo come il 97% dei mammiferi.
Cosa ha quindi selezionato, la matrice dominante nei millenni, in particolare grazie alla religione, per arrivare a questo quadro così condizionante?

Inizialmente, attraverso il continuo richiamo sessuale, vengono prodotte feniletilamina (PEA), dopamina, noradrenalina. È questa una sostanza chimica stimolante, la vera responsabile dello stato euforico e della trepidazione, caratteristici del desiderio iniziale; stimola la libido ed è alla base dell'atteggiamento positivo che la maggior parte degli individui, sperimentano all'inizio di un rapporto. Ad alti livelli può dare gli stessi effetti delle anfetamine (agiscono sugli stessi recettori).

Dopo il culmine dei primi mesi il suo effetto comincia gradualmente a scemare. A quel punto, a fronte dei meccanismi di attaccamento scatenati dal processo a catena (vedi a seguire “ossitocina) i due soggetti che si relazionano,  sono pronti per passare alla fase successiva del sesso-possesso: ossia la coppia, lo pseudo legame affettivo (che è invece in realtà il bisogno nato dall’attaccamento) ed eventualmente la prole, in quanto obiettivo primario del programma “coppia”. Perché alla matrice servono i nostri figli, per poter attuare il ricambio cellulare.

Che sostanze vengono prodotte  e qual è il meccanismo a catena, di causa effetto, che porta alla coppia insana, in quanto meccanismo di “bisogno” dovuto all’attaccamento, generatosi dall’uso della chimica di matrice?
La feniletilamina, attraverso un meccanismo non del tutto noto, stimola il rilascio di dopamina, un altro neuromediatore chimico che, a sua volta, favorisce, la sintesi del testosterone, l'ormone del desiderio sessuale. 
In tutto il regno animale c'è una relazione tra elevati livelli di dopamina ed eccitazione sessuale. L'attività della dopamina è strettamente legata a una rete di neuroni che genera sensazioni piacevoli di benessere in seguito a comportamenti che soddisfano alcuni stimoli primari come la fame, la sete e il desiderio sessuale.
Secondo la teoria dell'apprendimento, l'esperienza positiva vissuta si imprime nel sistema nervoso, come un ricordo piacevole da riprovare. Nel caso di coloro che si relazionano sessualmente, è proprio l'associazione tra “incontro” e “piacere” che spinge i due interessati a ripetere l'esperienza.
Allo stato di benessere determinato dalla dopamina si aggiunge una trepidazione e un'agitazione generale determinata dalla noradrenalina, molecola diffusa nel sistema nervoso, soprattutto nell'ipotalamo e nel sistema limbico. Questa molecola provoca eccitazione, euforia ed entusiasmo. Fa passare l'appetito perché mangiare sottrarrebbe tempo prezioso da dedicare alla persona con cui si fa sesso. Infine, favorisce la contrazione dei vasi venosi degli organi sessuali e trattiene il sangue mantenendo a lungo l'erezione.
La noradrenalina regola anche la produzione di adrenalina che provoca un aumento del battito cardiaco, della respirazione e della pressione sanguigna, da cui ha origine il rossore del volto.


Ed ecco che la catena si svolge; arriva l’ossitocina, che fissa l’ATTACCAMENTO e quindi il BISOGNO:
L’ossitocina è un ormone prodotto nell'ipofisi posteriore secreto durante l'orgasmo, la stimolazione dei genitali e durante l'allattamento per la stimolazione dei capezzoli. Viene chiamato ormone dell'attaccamento perché si ritiene che generi sensazioni affettive, protettive e di benessere che si manifestano anche nell'ambito della coppia, di cui rafforza soprattutto la componente emotiva, suggerendo agli attori che vivendo insieme, saranno “protetti” dal mondo circostante; siamo quindi di fronte al meccanismo di matrice-schiavizzante inserimento delle false paure -> inserimento delle false soluzioni di matrice. Questo ormone partecipa, a vari livelli, alla risposta sessuale, favorendo l'orgasmo, attraverso l'attivazione del sistema limbico.
Nell'uomo, l'ossitocina è anche responsabile del periodo refrattario che segue l'eiaculazione. In questo caso, però, gli alti livelli raggiunti determinano un effetto opposto: inibire l'eccitazione.


Il tutto viene rafforzato nella fase iniziale da testosterone e endorfine che creano il loop ripetitivo:

  • Testosterone : è l'ormone principe del desiderio sessuale. Stimola la libido. Viene rilasciato dai testicoli, sotto stimolo dell'ipofisi. I suoi livelli variano molto da individuo a individuo.


  • Endorfine: Queste sostanze, simili per struttura alla morfina, hanno un'azione rilassante, calmante, analgesica ed entrano in gioco più avanti, quando l’apparente innamoramento che in realtà è solo il desiderio sessuale esponenziale che ha generato l’attaccamento,  gradualmente si trasforma  in una relazione meno passionale e quindi nella coppia “rifugio”: tra paura del divenire, attaccamento e le illusioni di felicità pre inserite nel programma schiavizzante (matrice-schiavizzante). Secondo molti esperti questa fase di passaggio è molto variabile e può durare dai 18 mesi fino a un massimo di 4 anni.
Passato questo tempo, la coppia avrebbe già dovuto dare il suo output alla matrice, ossia la prole, e quindi può sciogliersi. L’eventuale mancanza di prole, non è un problema primario per la matrix, perché l’esistenza della coppia senza prole rafforza quella che ne ha, o che crede di arrivare alla felicità, avendola.

Il consiglio è quello di evitare di entrare in questo meccanismo perverso che può costare, a chi c’entra, da 4 a 20 anni nella matrix. Evitare diviene possibile studiando a fondo cosa è realmente il sesso e qual è la differenza tra il gioco dei corpi e il sesso procreativo. Per farlo basta osservare il resto del mondo animale e i delfini in particolare; o comunque gli altri mammiferi che hanno un cervello simile a quello umano.

L’uomo viene programmato dalla matrix, come lo è per api e formiche, sia “mentalmente” che, a cascata, “fisicamente”. Non può quindi sapere di sé, né avere consapevolezza di sé, se non osservando ciò che accade tra gli altri animali.


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