giovedì 27 novembre 2014

Sono nati prima gli schiavi o i padroni, l’uovo o la gallina?

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Tra padroni e schiavi nessuno dei due, perché nella matrix deve nascere prima il principio, ma a priori, in quanto paradigma sistemico, così come nell’ambito dello sviluppo della vita biologica, i progenitori della gallina sono nati prima dell’uovo e la riproduzione asessuata prima di quella sessuata. Cioè è nato prima l’organismo primordiale (per mutazione genetica e/o epigenetica) e poi il suo sistema riproduttivo, di certo per scissione; così come per scissione si riproducono gli organismi unicellulari.
Quindi si tratta di due storie diverse, perché la prima ha a che fare con le dinamiche della vita non biologica, la seconda il contrario.
E’ nato prima il “sistema” di matrice schiavi-padroni e solo dopo queste figure già predefinite dal sistema, si sono incarnate nelle nuove cellule-uomo disponibili, sin dalla nascita.
Già Nietzsche focalizzo le modalità di questo meccanismo (http://it.wikipedia.org/wiki/Moralit%C3%A0_signore-servo) che rientra anche nei meccanismi identificati dalla Scuola di Palo Alto del Doppio Legame (http://it.wikipedia.org/wiki/Doppio_legame_%28psicologia%29) che a sua volta, nell’ambito della neonata scuola di Liberazione (http://www.labaitadelbalzoquantico.altervista.org/scuola-di-liberazione-e-di-discipline-bioenergetiche-in-baita.html) nata dopo la scoperta della double-matrix (http://www.transliferevelation.altervista.org) , si può riassumere nella frase tratta da Translife Revelation Anime Libere (http://www.transliferevelation.altervista.org/alterpages/files/TranslifeRevelationAnimeLibere-PrimoCapitolo-ScrittisullaRivelazionechecambiapersemprelastoriadellUomo-9-5.pdf) “..se qualcuno vi sta parlando di se stesso sicuramente vi sta mentendo; ma non perché ha pianificato di mentirvi, ma perché ha prima dovuto mentire a se stesso per mantenere un decente livello di autostima per motivi autoconservativi (il decadimento dei livelli di autostima è la prima tra le cause del suicidio).

Insomma: sono programmi interagenti che senza la corrispondenza e quindi la reciprocità, non possono esistere. Ecco perché sia gli schiavi che i padroni, se non si Liberano da quello specifico ganglio di matrice-schiavizzante individuale, o se non trovano il corrispondente, tendono all’abbrutimento o al suicidio.

L’amore può fiorire solo tra chi è sulla via della Liberazione; se no si tratta di altro, di un gioco di ruoli.

-Almalibre Giancarlo De Vivo su fb (Almalibre Rebelde)-

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mercoledì 26 novembre 2014

Chi uccise realmente Osho e perché?


Translife consiglia la lettura dei libri di Osho, in quanto altamente propedeutici a comprendere a fondo la scoperta della double-matrix, arrivata dopo la sua morte e che da un senso compiuto al suo lavoro.

 

Sconsigliamo viceversa sia:

- i centri che abusivamente (sul piano spirituale) portano il nome di Osho, che i sannyasin hanno trasformato, per motivi economici, in statici luoghi di culto religioso del maestro, stravolgendo il suo pensiero.

- l'utilizzo delle tecniche di meditazione ideate da Osho, ormai superate dalla scoperta della double-matrix

 

Clicca qui per scaricare GRATUITAMENTE la Parte Prima di Translife Revelation, in libro che tratta della scoperta della Double-Matrix, che cambia la storia dell'Uomo, Liberandolo per sempre.

 
 

Il sistema di liberazione dell'uomo, messo a punto da Osho nella comune da lui fondata in Oregon, bypassava le difficoltà di giungere al sé attraverso esperienze fatte nel sistema matrice. Purtroppo dopo la sua morte e la fine della comune, il suo tentativo ebbe termine, per quanto Osho rimanga, attraverso i suoi libri, il maestro del Risveglio, ossia della fase precedente all'inizio del Percorso di Liberazione, nato dopo la scoperta della double-matrix .

Oggi , dopo la scoperta SCIENTIFICA della double-matrix che sta cambiando la storia dell’uomo, liberandolo per sempre, sappiamo con esattezza chi ordinò l’omicidio di Osho e il perché.
Anche Osho, come altri uomini che spingevano per la nascita dell’Uomo nuovo, fu ucciso dalla matrice-vivente; ossia dallo stesso essere vivente non biologico che assimila gli uomini sin dalla nascita, così come fa con le altre poche specie Superorganismo-eusociale che a causa di un trauma filo evolutivo, sono state soggette a effetti collaterali imprevisti, nei meccanismi che regolano i ricettori dell'ossitocina ( come avviene per altre cause, ad api, formiche, vespe eusociali, termiti e altre, chiamate difatti in biologia “superorganismi eusociali”).

La scoperta delle double-matrix non viene ovviamente divulgata dai canali ufficiali del sistema, anche se nel mondo molti hanno colto quella che oggi possiamo chiamare L’INFORMAZIONE MADRE. La definiamo così, perché la scoperta della seconda matrice, dopo quella schiavizzante identificata dagli orientali millenni fa e sezionata poi da Freud per analizzarne i meccanismi di funzionamento, chiude completamente il cerchio e consente anche alla mente conscia di cogliere tutti i perché, fino alla liberazione del sé.

Oggi, dire che sappiamo chi è quell’essere, quando è nato, chi l’ha generato, quali sono i suoi scopi, come assimila gli uomini e come si sviluppa, è SCIENZA!

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Osho non fu ucciso dalla matrice-vivente perché parlava della nascita dell’Uomo nuovo e Liberato, ma perché aveva messo a punto un sistema di Liberazione semplice ed efficace, che bypassava la complessità e la scarsa possibilità di riuscita, dell’unico modo allora possibile. Creando difatti la grande comune americana, potette supplire ai gap dei sistemi a distanza... troppo mentali e cervellotici.
Ma proprio quel passo gli fu fatale, perché mise in moto i sistemi difensivi della matrice-vivente, per la quale la libertà dell’individuo è il pericolo maggiore.

In sintesi, il suo sistema scavalcava il classico meccanismo che porta all’Illuminazione di sé: GANGLIO DI MATRICE-SCHIAVIZZANTE -> ESPERIENZA DEL GANGLIO -> TRASCENDENZA -> SUBLIMAZIONE, bypassando la necessità delle esperienze di matrice che tutti gli Illuminati avevano in tutto, o in parte fatto, compreso lui (vedi Bioenergetica Translife Metodo TQ2). In termini meno specialistici, il secondo metodo che ha portato pochi all’Illuminazione, sembrava essere anche l’unico attuabile, per quanto il processo potesse toccare forse uno su 10.000.

Facciamo un esempio pratico del funzionamento di questo processo: GANGLIO DI MATRICE-SCHIAVIZZANTE (ad es. il desiderato successo nella vita, nel campo dell’essere guida spirituale di altri e/o di avere successo nelle relazioni con l’altro sesso e/o di avere successo economico, ecc-> ESPERIENZA DEL GANGLIO (ossia raggiungimento dell’obiettivo) -> TRASCENDENZA ( ossia superare lo scenario di vita, creatori dopo il raggiungimento dell’obiettivo, in quanto riconosciuto insoddisfacente o in quanto falso obiettivo instillato dal sistema sociale durante la fase educativa - “trascendere in filosofia: esistere al di fuori o al di sopra di un’altra realtà; andare al di là, superare, superare un certo ambito o limite della conoscenza della realtà.” Cit. Treccani-> SUBLIMAZIONE (Nel linguaggio psicanalitico: trasformare i propri impulsi rivolgendoli a fini più elevati cit. Treccani. Dove per “impulsi” dobbiamo intendere, dopo la scoperta della double-matrix, il seguire gli impulsi attraverso cui la matrice-schiavizzante installata nel cervello umano dalla matrice-vivente, durante la fase educativa, spinge l’individuo verso falsi obiettivi bensì utili allo sviluppo del macro organismo matrice-vivente e non alla sua felicità).
Questo metodo quindi, che non può trascendere dal vivere l’esperienza di matrice con successo; cosa ovviamente appannaggio di pochi... o di pochissimi fortunati se il successo viene vissuto in più aree della vita, o in tutte.

Osho era uno di questi eletti, e grazie al processo che abbiamo descritto sopra, aveva potuto raggiungere l’illuminazione; in più, essendo vissuto recentemente, aveva potuto attingere le informazioni che si trovano nel campo unificato in cui la realtà è oggettiva (campo a cui si accede appunto “Liberandosi” attraverso quel processo), “leggendo” anche culturalmente e scientificamente, molto meglio di quanti l’avevano preceduto, a fronte dell’evoluzione scientifica.
Infatti Osho sapeva della scoperta di S. Gould (Teoria degli equilibri punteggiati), che arricchiva quella evoluzionistica, dando per scontata la possibilità di forti discontinuità; ossia ciò che Osho chiamò Balzo Quantico, in chiave individuale psichica. Ciò consentì ad Osho di progettare un meccanismo di Liberazione che nella sua semplicità risultò rivoluzionario. Azzerò la necessità dell’esperienza di matrice, creando un micro mondo in cui l’auto realizzazione in tutte le aree della vita (ossia quella che viene chiamata la felicità), era diretta... e quindi toglieva energia alla matrice-schiavizzante, interrompendo il suo collegamento con la matrice-vivente di cui ogni individuo ancora assimilato è cellula. Un mondo quindi in cui per avere amore non era più necessario creare una coppia, con i suoi inevitabili risvolti nel sesso-possesso; in cui per avere cibo non era più necessario guadagnare danaro, in cui per avere gioia non era più necessario inseguire disperatamente i falsi obiettivi di matrice, ecc.

Questa fu la grande rivoluzione che Osho seppe attuare e che diede forza anche alla diffusione del suo pensiero e dei metodi, al di fuori del micro mondo che fu poi distrutto dalla matrice-vivente.
Osho quindi mise alle corde la matrix, e la matrix per difendere al sua esistenza lo eliminò utilizzando le sue cellule-uomo dei corpi di polizia.
Ma la matrice-vivente non ha potuto eliminare l’enorme portata del contributo di Osho al fiume della Liberazione che oggi, dopo oltre due decenni dalla sua morte, ha portato alla scoperta dell’altra matrice double-matrix  che Libera definitivamente l’Uomo creando una continuità di consapevolezza tra cervello conscio e inconscio e tra genotipo e fenotipo.

E' anche ovvio che un personaggio come lui, non poteva non sapere che andando a casa del nemico (gli USA dirigono attualmente il braccio militare ed economico della matrice-vivente) e creando una comunità antisistemica, anti governativa e contro la famiglia e gli USA stessi, di quelle dimensioni, sarebbe stato ucciso. Aveva centinaia di riferimenti storici, in tal senso. Il suo quindi fu un suicidio fomentato dal desiderio di cambiare il mondo.
La Liberazione dell'uomo viceversa è un fatto puramente individuale, per quanto serva il supporto delle Guide della Liberazione del Sé; come è chiaramente emerso dopo la scoperta della double-matrix... ma Osho questo, non poteva saperlo.

Illuminati e illumina altri!
E' l'alba della nuova era.


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mercoledì 12 novembre 2014


In che luogo meraviglioso e misterioso era stato Osho, per poter accedere a tutte le informazioni che aveva poi trasmesso a tanti? E cosa è accaduto dopo, fino alla recentissima scoperta delle due matrici che sta cambiando la storia dell’Uomo, Liberandolo per sempre?

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Vuoi venire anche tu nel luogo in cui sono stati Osho e Krishnamurti,
li dove l’universo si svela oggettivo?
  1. Parti dal leggere gli Scritti Translife Revelation, che parlano della recentissima scoperta della double-matrix che rende compiuto il percorso tracciato da Osho;
  2. poi vieni alla Baita del Balzo Quantico a fare un Ciclo di Liberazione;
  3. e poi comincia a vivere nell’area Liberata, nell’universo parallelo degli Uomini Originali Liberi.


"Sono stato nel luogo si raccolgono le informazioni e in cui la verità si svela oggettiva; è “la non verità vera” Almalibre Rebelde (Giancarlo Almalibre De Vivo).

Oltre le canalizzazioni, fino ad arrivare nel posto in cui si trovano tutte le informazioni... e fu tornando da quel luogo che ebbe inizio la rinascita dell’Uomo.

... Per questo che Osho, che è tra coloro nel passato erano stati in quel luogo , seppe dare al suo ritorno un’interpretazione delle informazioni che aveva trovato, tanto fedele da essere stato tra i principali sproni alla ricerca...


La storia che portò alla scoperta della double-matrix

Piazza San Pietro, la capitale della matrix, il luogo più sinistro della Terra.
Lì c’è un punto preciso in cui vi è un’assoluta assenza di energia; un wormhole che permise all’impero romano di continuare a dominare il mondo, trasformando la materia in energia e di assimilare nel tempo tutte le altre matrici umane terrestri, completando l’opera iniziata secoli prima.

Eppure fu proprio in quel varco dimensionale che ebbe inizio la Rinascita dell’Uomo.

Non credevo nell’esistenza delle canalizzazioni, per quanto il racconto sulla scoperta della double-matrix potrebbe sembrare dica il contrario. In effetti c’è molto di più e definire certi fenomeni come canalizzazioni è riduttivo e semplificatorio, in quanto legato a doppio filo con la credenza religiosa che il TUTTO non è già in noi, ma in enti a noi esterni, chiamati nel tempo in vari modi, da Giove a Dio.
Invece tutte le informazioni si trovano in un luogo preciso, nell’universo Liberato; lo stesso luogo in cui sono stati tutti gli Illuminati, grandi e piccoli, conosciuti o sconosciuti... in quella dimensione in cui le etichette e le grandezze non contano più, perché tutto è UNO. Un luogo quindi esterno e interno al contempo.

L’unica variante sta nel racconto che si fa al ritorno, su ciò che si è trovato in quel luogo, perché per trasmetterlo ad altri bisogna trasformare la realtà oggettiva vissuta, in parole, e mentre trasformiamo in parole ciò che abbiamo visto, interviene inevitabilmente la “mente” che finisce purtroppo per condizionare l’interpretazione in base al proprio backgruond, all’estrazione culturale, al tempo in cui si è vissuti in rapporto allo sviluppo della scienza e in relazione alle individuali credenze consolidate.
E’ per questo che le Illuminazioni si sono perfezionate nel tempo, e che quanto più l’illuminato era libero, tanto più a potuto trasmettere la meraviglia di ciò che ha visto.
Per questo che Osho, che è tra coloro nel passato erano stati in quel luogo , seppe dare al suo ritorno un’interpretazione delle informazioni che aveva trovato, tanto fedele  da essere stato tra i principali sproni alla ricerca.

Es è per lo stesso motivo che esattamente nel 2.000 (considerando che l’anno duemila è in realtà il 2007 dc a causa dell’errore di conteggio di Dionigi il Piccolo), i tempi erano ormai maturi per la svolta; internet e il progresso delle neuroscienze, della genetica, dell’epigenetica, della sociobiologia e delle altre scienze correlate, permisero all’uomo di recarsi in quel luogo magico in cui si trovano tutte le informazioni, e questa volta di tornare portando l’informazione MADRE che avrebbe cambiato la storia dell’uomo.
La scoperta SCIENTIFICA (che ovviamente non verrà mai divulgata dai canali ufficiali) dell’essere vivente non biologico che assimila gli uomini dalla nascita e del come Liberarsene.

Era la scoperta SCIENTIFICA più grande che l’uomo avesse mai fatto dal tempo della sua comparsa sulla Terra; perché era la prima scoperta che riguardasse Sé; e fu in quel punto di Piazza San Pietro che ebbe inizio la Rinascita dell’Uomo...

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domenica 9 novembre 2014

Attaccamento e abbandono. Psicopatologie o disinformazione?


Per saperne di più sulla chimica dell’attaccamento, scarica gratuitamente il Primo Capitolo di Translife Revelation che parla della recentissima scoperta della double-matrix che sta cambiando la storia dell’Uomo. CLICCA QUI

Si parla molto di attaccamento.
Viene descritto in genere come una sorta di malattia; come un qualcosa da superare, accantonare, cassare.
Niente di più errato e fuorviante; concetti questi, a cui la nostra essenza libera si ribella, consapevole com’è di vivere, anche nella dimensione della libertà, particolari sensazioni verso specifiche persone.
Siamo di fronte a una subdola manipolazione a sfondo religioso, tranne nei casi in cui, chi condannava l’attaccamento, è vissuto prima che venissero chiariti i funzionamenti dei meccanismi ossitocinici.
Giudicare e condannare come “malato” l’attaccamento, non è un semplice errore, perché in realtà siamo di fronte a una manipolazione di matrice, fatta da chi vuole essere riferimento spirituale per altri, ma vuole al contempo mantenere la propria mediocrità in rapporto alla Liberazione, o rendere compatibili cose che compatibili non sono, come lo stare in una coppia e al contempo sentirsi parte del movimento di Liberazione e risveglio dell’Uomo.
In psicologia l’attaccamento è così definito: “il termine attaccamento è legato alle ricerche sullo sviluppo e sull'infanzia, in relazione ai legami che si creano con le figure di accudimento. Il primo a proporlo come concetto cardine, per spiegare il comportamento dei bambini, fu John Bowlby, un ricercatore britannico di scuola psicoanalitica. Secondo l'autore, il bambino, appena nato, è tendenzialmente portato a sviluppare un forte legame di attaccamento con la madre o con chi si prende cura di lui (http://it.wikipedia.org/wiki/Attaccamento) . Un meccanismo quindi più che naturale.

L’uomo difatti, come il 97% dei mammiferi, ha dei meccanismi ossitocinici che creano attaccamento; ma un attaccamento che non arriva al punto di voler creare una coppia monogama, come l’ho è solo per il restante 3%.

L’attaccamento è quindi qualcosa di estremamente naturale, qualcosa che è nell’Essenza libera, pura e originaria dell’uomo e di quasi tutti i mammiferi.

E allora perché se ne parla come fosse una malattia?

Semplice, ma per capirlo dobbiamo fare un passo indietro, tornare a quando nacque la credenza che la coppia monogama, fosse nella natura umana.
Parliamo quindi del meccanismo di matrice-schiavizzante cardine del sistema matrice, la coppia uomo-donna, in quanto indispensabile al rinnovamento cellulare e all’educazione pluri-annuale necessaria alle cellule stesse, ossia i figli, per essere poi utili al sistema.
Oggi sappiamo con assoluta certezza che il concetto di coppia, “inventato” solo recentemente rispetto alla storia dell’homo sapiens, è stato selezionato in quanto utile al sistema; ma anche che la monogamia non è nella natura umana... non è nei geni dell’uomo ed è quindi un meccanismo perverso che snatura e distrugge la libertà insita nella nostra genetica.
Una simile follia non avrebbe potuto ovviamente radicarsi nella mente umana, se non fosse prima intervenuto un altro fattore: la religione.
E’ stata infatti la religione che, dopo aver inculcato nell’uomo il falso concetto del bene e del male, ha inserito il “programma-credenza” coppia, quello “monogamia” e quelli accessori: coerenza, colpa e senso di colpa (questi ultimi in particolare nelle donne). Un cocktail manipolante che ha totalmente snaturato l’uomo occidentale e che gli fa vivere tutta l’esistenza, in una falsa realtà.

Ecco quindi l’origine delle bugie sull’attaccamento.
Difatti l’attaccamento tra un uomo è una donna Liberati (che quindi non creano coppie e monogamia) è una cosa naturale, perché non si inserisce nel quadro “patologico” della coppia “forzata” alla monogamia (monogamia di facciata) che rende invece l’attaccamento “patologico”, in quanto verticalizzato (magari per anni) su un unico individuo; cosa che porta a centuplicare il BISOGNO dell’altro.
Inoltre le false guide spirituali, devono fare i conti con una società in cui le coppie si sciolgono, e quindi per far quadrare: attaccamento, coppia e separazioni, si sono inventati uno scenario in cui si deve fare la coppia monogama (elemento innaturale), ma non bisogna attaccarsi (elemento naturale).
Da queste premesse oggettive e scientifiche, si capisce anche quanto siano infondate le altre false informazione sulla patologia dell’abbandono; altro meccanismo del tutto naturale, se vissuto in quello innaturale della coppia. Perché è ovvio che nell’innaturale scenario di vita in cui vive una coppia, e quindi in cui i livelli di attaccamento divengono elevatissimi (perché vi è magari una sola persona di riferimento per anni) si crei una innaturale aspettativa e quindi un potenziale e latente senso di abbandono, pronto a manifestarsi e a esplodere, quando uno dei due rompe la coppia.  

Nulla di innaturale quindi nell’attaccamento, anzi; ciò invece che è innaturale e perverso è la coppia, la religione e la monogamia.

La manipolazione nell’area pseudo spirituale non è cessata e il risveglio mondiale delle coscienze ha da percorrere ancora una lunga strada.

Le scoperte sui meccanismi ossitocinici e sui 2 livelli di attaccamento (quello naturale e quello generato dal vivere nella falsa realtà di matrice) sono recenti (2008) e quindi i grandi illuminati del passato non potevano conoscerle. Ad es Osho, non sapendo dei due livelli, ha parlato genericamente contro l’attaccamento, piuttosto che differenziare tra i due tipi, e ciò lascia di conseguenza limpida la sua visione.

Eppure, in merito alle guide spirituali in vita, dal 2008 sono passati anni; come direbbe Vadim Zeland “l'unica malattia incurabile della nostra epoca è l'ignoranza”.

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Il pezzo che segue è tratto da “Translife Revelation –La Rivelazione che cambia per sempre la storia dell’Uomo – L’Uomo Originale Libero e l’Attrazione di Gaia”

Jan e Teresa
                Jan e Teresa stese sul letto; era stata una notte divertente. Chissà come avevamo fatto a ritrovarci in quel modo. Non ricordavo bene, forse c'erano state troppe bollicine la sera prima.
                Queste teorie di fisica quantistica, che ipotizzavano mondi paralleli creati su misura dal nostro immaginario, cominciavano a funzionare. Forse non aveva senso parlare di realtà, ma di ologramma globale.
                Jan: <<Vorrei spiegassi a Teresa quel concetto sulla matrice; io l’ho afferrato e in quell’ottica tutto appare diverso, come se noi fossimo abituati a vedere una realtà inesistente, perché filtrata da ciò che ci hanno messo nel cervello. Ma non saprei da dove cominciare per trasmetterlo con chiarezza, soprattutto quando scardina l’essenza della coppia e rivela tutti i risvolti che ha nella vita concreta.>>
                Avevo percepito da tempo che Teresa, nella sua leggerezza, nascondeva rivoli di intensa tristezza riguardo alla pochezza delle relazioni. Cercai le parole giuste, finché, dai discorsi sul sociale scivolammo nell’amore.
                Io: <<…e quindi è ovvio, in quest’ottica, che la coppia non è uno schema che attinge da cose umane; è piuttosto il sistema imposto dalla matrice per far crescere i figli, affinché essa possa continuare a esistere. È scontato che se al supermercato, sullo scaffale “relazioni”, si trova solo: “coppia”, “sub coppia” e “rapporti frugali” per rapportarsi all’altro sesso, non puoi scegliere altro. Magari in qualche spazio vuoto trovi “articolo sconosciuto”, fottiti!
D’altronde la coppia, oltre a essere fuori dalla natura umana, mentre va verso la sua rottura per svariati e capziosi motivi, innesca varie circostanze che portano spesso gli attori a detestarsi, senza possibilità di ritorno.
Cioè: la coppia, nel suo essere contro la natura intrinseca dell’individuo, quando la passione scema, quasi sempre nel tentativo di dare coerenza al precedente se stessi che l’aveva idealizzata, produce necessariamente una frattura disarmonica. Il cambiamento viene vissuto in modo traumatico dagli attori, che essendo all’oscuro della sua reale natura, non lo trasmettono in modo armonico, ma piuttosto con una comunicazione a scatti, foriera di cambiamenti catastrofici. Inevitabile quindi fare quei pasticci che lasceranno un segno negativo e indelebile. Basterebbe dire a una delle persone con cui scambiamo amore: “Caro, comincio a non sentire più la passione di prima. La scoperta dell’altro che, come sai, tanto prende ed entusiasma all’inizio, sta svanendo.” E il partner risponderebbe: “La realtà è oggettiva, ma questa variabile fisiologica individuale, legata al tempo esatto in cui la passione comincia a scemare, non è carina, perché non sincronizzata tra i due attori. Mi spiace per me, perché ancora la sento forte, io; d’altronde è un piccolo gap a rotazione”. E poi sorridendo: “…Prendi il caffè?”
Sorvola sull’apparente freddezza della scena, sai che amo i paradossi. Diciamo che nella libertà, l’amore e il legame interiore non subiscono alcun travaglio nell’evoluzione dei rapporti, e soprattutto non vi è regressione, ma solo cambiamento armonico. Nella coppia, è giusto identificare come regressione non il cambiamento in sé, quanto piuttosto un mutamento che, essendo concettualmente ancorato allo schema della coppia, fa sembrare che si sia perso qualcosa di fondamentale, non per la continuazione del rapporto, ma nell’amore stesso.
Quindi c’è solo A o Z, bianco o nero, zero o cento. Sono tutte cazzate! Dove c’è coppia non solo non c’è amore, ma c’è già il seme della sua negazione futura.
La vita nella schiavitù del sistema sociale è senza scampo,  quindi le cose vanno diversamente da come ipotizzato prima.
Se il desiderio è scemato, avendo come un’unica alternativa la rottura della coppia, ci si allontana definitivamente. Se invece è nata una nuova passione, chi subentra al precedente partner, dovendo a sua volta entrare forzatamente nella nuova coppia, si sovrappone al precedente, in un ricambio più o meno frequente. Quindi si è costretti, nel meccanismo di coppia, a cancellare, o quasi, la persona precedente: che tristezza! È ovvio che se il nostro attuale partner provasse un’intensa passione per una persona nuova, lo vedremmo di meno, ma di certo non sparirebbe, essendo costretto a infilarsi nella nuova scatola. L’amore, il bene, l’affetto, non sono interruttori on/off. Questo fa luce sul fatto che la gelosia e la possessività non appartengono alla natura umana, essendo bensì sentimenti giustamente accesi dalla perversione inumana del sistema. Dalla consapevolezza che se chi amiamo ci cambierà con un altro, tutto dovrà avere fine. Insomma Teresa, se non esistesse quella scatola perversa e inumana, pregna di pseudo sentimenti quali gelosia e possesso, nell’amore essi stessi sparirebbero. E non dico nell’amore vero, solo perché detto così presupporrei che ne possa esistere uno non vero!>>
Ci fu un attimo di silenzio… poi Teresa cominciò a parlare, come se ciò che le avevo detto fosse già divenuto un abitante residente della sua interiorità. Non è che avesse semplicemente capito: di più! Era andata oltre le mie stesse parole. Una sorta di magia che a volerla spiegare con i principi dell’Attrazione, suonerebbe più o meno così:
L’Attrazione direbbe: “Teresa stava cercando delle risposte; risposte che dalla psicologia e dalla spiritualità moderna non potevano arrivare, in quanto essi stessi elementi di matrice. Così il suo animo si era ribellato a quelle sciocchezze, vendute viceversa come grandi verità. Cercava le risposte e l’Attrazione gliele portò! Vide ciò che Almalibre Rebelde nel vapore delle sue stesse frasi, non aveva percepito del tutto.”
                Teresa disse poche parole ma chiare, nitide, centrate.
                Teresa: <<Il concetto che hai espresso mi ha come curato. Ora mi sento leggera; ho trovato parte delle risposte ad anni di domande eluse.
L’abbandono, quella triste cosa per cui tanti vanno in analisi, o per il quale si intraprendono percorsi pseudo spirituali, in questa tua chiave di lettura, è un sentimento assolutamente giusto, perché in realtà l’abbandono, l’abbandonare, il sentirsi abbandonati, non dovrebbe esistere. Non è un'eventualità insita nella natura umana e quindi l’animo si ribella, si indurisce a guardare e vivere tanta miseria. Si finisce per farsi colpe inesistenti, o per credere nel destino. E, peggio ancora, nel sentirsi inadeguati. Ora vedo anche chi abbandona con occhi diversi; una vittima anch’essa del sistema, piccola interiormente, nella sua incapacità di trasformare, piuttosto che cancellare.
Il pensiero che hai espresso dovrebbe essere condiviso, divulgato; è una grande cura interiore quella di approdare a questa verità, di capire che l’abbandono non è legato all’interiorità, ma allo schema sociale dominante.
Quindi tutte quelle cazzate: io… lui… noi… perché… l’infanzia… la forza… la durezza… l’equilibrio… le colpe! E’ tutto così semplice, invece. Nitido!>>
Teresa mi lasciò senza parole. Non avevo messo in correlazione quello che le avevo detto, con le problematiche legate al senso dell’abbandono, non ci avevo pensato.
E nel vederla così radiosa, come lo è chi si è tolto un peso enorme dallo stomaco, provai un senso di gioia e di amore per l’uomo e l’universo.
Tornai al presente e mi incamminai verso il luogo più macabro della terra, piazza San Pietro.

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La vera Liberazione della vostra Essenza vi aspetta.

Buon viaggio verso la liberazione di Sé da -Translife Revelation- http://www.transliferevelation.altervista.org/

lunedì 3 novembre 2014

Parliamo di sesso e di attaccamento


Non è un caso che all’inizio di una relazione, si faccia continuamente sesso.
Possono esserci molteplici motivi, ma quasi sempre si tratta della macchina chimica del sesso-possesso; il meccanismo necessario a generare l’attaccamento che a sua volta spinge le emozioni verso l'idea di dar vita a una coppia.

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Come funziona questo meccanismo?

Ovviamente, a priori, deve essere inserito un programma nella mente umana (programma coppia-sesso-possesso in questo caso) che, utilizzando in questo scenario di matrice, i meccanismi naturali della chimica del corpo, possa raggiungere l’obbiettivo: ossia la realizzazione di una coppia.
La  cosa non è però così semplice per il genotipo dell'uomo, perché sappiamo scientificamente che la coppia non è nella natura umana, e che l’uomo è scientificamente poligamo come il 97% dei mammiferi.
Cosa ha quindi selezionato, la matrice dominante nei millenni, in particolare grazie alla religione, per arrivare a questo quadro così condizionante?

Inizialmente, attraverso il continuo richiamo sessuale, vengono prodotte feniletilamina (PEA), dopamina, noradrenalina. È questa una sostanza chimica stimolante, la vera responsabile dello stato euforico e della trepidazione, caratteristici del desiderio iniziale; stimola la libido ed è alla base dell'atteggiamento positivo che la maggior parte degli individui, sperimentano all'inizio di un rapporto. Ad alti livelli può dare gli stessi effetti delle anfetamine (agiscono sugli stessi recettori).

Dopo il culmine dei primi mesi il suo effetto comincia gradualmente a scemare. A quel punto, a fronte dei meccanismi di attaccamento scatenati dal processo a catena (vedi a seguire “ossitocina) i due soggetti che si relazionano,  sono pronti per passare alla fase successiva del sesso-possesso: ossia la coppia, lo pseudo legame affettivo (che è invece in realtà il bisogno nato dall’attaccamento) ed eventualmente la prole, in quanto obiettivo primario del programma “coppia”. Perché alla matrice servono i nostri figli, per poter attuare il ricambio cellulare.

Che sostanze vengono prodotte  e qual è il meccanismo a catena, di causa effetto, che porta alla coppia insana, in quanto meccanismo di “bisogno” dovuto all’attaccamento, generatosi dall’uso della chimica di matrice?
La feniletilamina, attraverso un meccanismo non del tutto noto, stimola il rilascio di dopamina, un altro neuromediatore chimico che, a sua volta, favorisce, la sintesi del testosterone, l'ormone del desiderio sessuale. 
In tutto il regno animale c'è una relazione tra elevati livelli di dopamina ed eccitazione sessuale. L'attività della dopamina è strettamente legata a una rete di neuroni che genera sensazioni piacevoli di benessere in seguito a comportamenti che soddisfano alcuni stimoli primari come la fame, la sete e il desiderio sessuale.
Secondo la teoria dell'apprendimento, l'esperienza positiva vissuta si imprime nel sistema nervoso, come un ricordo piacevole da riprovare. Nel caso di coloro che si relazionano sessualmente, è proprio l'associazione tra “incontro” e “piacere” che spinge i due interessati a ripetere l'esperienza.
Allo stato di benessere determinato dalla dopamina si aggiunge una trepidazione e un'agitazione generale determinata dalla noradrenalina, molecola diffusa nel sistema nervoso, soprattutto nell'ipotalamo e nel sistema limbico. Questa molecola provoca eccitazione, euforia ed entusiasmo. Fa passare l'appetito perché mangiare sottrarrebbe tempo prezioso da dedicare alla persona con cui si fa sesso. Infine, favorisce la contrazione dei vasi venosi degli organi sessuali e trattiene il sangue mantenendo a lungo l'erezione.
La noradrenalina regola anche la produzione di adrenalina che provoca un aumento del battito cardiaco, della respirazione e della pressione sanguigna, da cui ha origine il rossore del volto.


Ed ecco che la catena si svolge; arriva l’ossitocina, che fissa l’ATTACCAMENTO e quindi il BISOGNO:
L’ossitocina è un ormone prodotto nell'ipofisi posteriore secreto durante l'orgasmo, la stimolazione dei genitali e durante l'allattamento per la stimolazione dei capezzoli. Viene chiamato ormone dell'attaccamento perché si ritiene che generi sensazioni affettive, protettive e di benessere che si manifestano anche nell'ambito della coppia, di cui rafforza soprattutto la componente emotiva, suggerendo agli attori che vivendo insieme, saranno “protetti” dal mondo circostante; siamo quindi di fronte al meccanismo di matrice-schiavizzante inserimento delle false paure -> inserimento delle false soluzioni di matrice. Questo ormone partecipa, a vari livelli, alla risposta sessuale, favorendo l'orgasmo, attraverso l'attivazione del sistema limbico.
Nell'uomo, l'ossitocina è anche responsabile del periodo refrattario che segue l'eiaculazione. In questo caso, però, gli alti livelli raggiunti determinano un effetto opposto: inibire l'eccitazione.


Il tutto viene rafforzato nella fase iniziale da testosterone e endorfine che creano il loop ripetitivo:

  • Testosterone : è l'ormone principe del desiderio sessuale. Stimola la libido. Viene rilasciato dai testicoli, sotto stimolo dell'ipofisi. I suoi livelli variano molto da individuo a individuo.


  • Endorfine: Queste sostanze, simili per struttura alla morfina, hanno un'azione rilassante, calmante, analgesica ed entrano in gioco più avanti, quando l’apparente innamoramento che in realtà è solo il desiderio sessuale esponenziale che ha generato l’attaccamento,  gradualmente si trasforma  in una relazione meno passionale e quindi nella coppia “rifugio”: tra paura del divenire, attaccamento e le illusioni di felicità pre inserite nel programma schiavizzante (matrice-schiavizzante). Secondo molti esperti questa fase di passaggio è molto variabile e può durare dai 18 mesi fino a un massimo di 4 anni.
Passato questo tempo, la coppia avrebbe già dovuto dare il suo output alla matrice, ossia la prole, e quindi può sciogliersi. L’eventuale mancanza di prole, non è un problema primario per la matrix, perché l’esistenza della coppia senza prole rafforza quella che ne ha, o che crede di arrivare alla felicità, avendola.

Il consiglio è quello di evitare di entrare in questo meccanismo perverso che può costare, a chi c’entra, da 4 a 20 anni nella matrix. Evitare diviene possibile studiando a fondo cosa è realmente il sesso e qual è la differenza tra il gioco dei corpi e il sesso procreativo. Per farlo basta osservare il resto del mondo animale e i delfini in particolare; o comunque gli altri mammiferi che hanno un cervello simile a quello umano.

L’uomo viene programmato dalla matrix, come lo è per api e formiche, sia “mentalmente” che, a cascata, “fisicamente”. Non può quindi sapere di sé, né avere consapevolezza di sé, se non osservando ciò che accade tra gli altri animali.


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