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Tratto da: "Translife Revelation Anime Libere"
La via tracciata in questi scritti,
snoda il suo percorso attraverso alcuni nuovi concetti legati a recenti
scoperte, tutte successive alla teorizzazione di Osho del Balzo Quantico, che consentono di viaggiare verso la liberazione
interiore e di abbracciare l’Attrazione Gaia.
Il
testo è stato ispirato dall’Essenza energetica dell’Uomo Originale Libero -l’UNO-; Essenza presente anche nel
singolo individuo e rappresentabile in ciò che esso era, ossia connesso all’UNO, prima di essere stato
assimilato dalla matrice-vivente (m-v)
e quindi disconnesso dall’UNO.
Il punto di arrivo è quello dove sarà
possibile trovare le chiavi della libertà, per vivere nella felicità e nella
gioia, svelando ciò che oggi può consentire di farlo.
La rinascita dell’Uomo Originale Libero
conduce a un luogo interiore, in cui il rapporto con l’amore e l’universo è del
tutto dissimile da quello attualmente ordinario, dove ogni cosa si realizza
nell’ambito di una vita fatta di libertà, meraviglia e scoperta continua.
Il Grande Salto va compiuto in due fasi
distinte e non contempla varianti: per vivere l’amore in perenne contatto con
l’universo, la liberazione dev'essere totale, assoluta, purificata da ogni
schema sociale. Solo raggiunto questo stadio, l’Attrazione Gaia diverrà il
volano di felicità della nostra esistenza.
L’Uomo Originale Libero ama se stesso e
quindi specularmente il suo prossimo, che vive come parte della sua stessa
essenza.
Oggi la conoscenza della discontinuità psichica inconscia, ci dà la chiave per poter alzare
delle barriere di protezione nei suoi stessi confronti e stabilizzare il nostro
cambiamento interiore, rendendolo definitivo.
Approfondimenti: la discontinuità psichica
inconscia
Le
metamorfosi radicali generano paure, quelle che si innescano a causa
dell’abbondano di uno status quo certo, a fronte di un futuro che per quanto potremmo
ipotizzare meraviglioso, è ancora esterno alla nostra esperienza di vita. Come
conseguenza delle sollecitazioni psichiche che stressano l’individuo, durante
la fase di esfoliazione dai condizionamenti della matrice-schiavizzante (m-s),
la mente, per difendersi dalle “paure” sull’incerto futuro, potrebbe discontinuare
a causa dello stress, facendoci regredire. In quel momento, parte dei ricordi
verrebbero come cancellati e riposti in un angolo remoto dell’inconscio, a
fronte della rimodulazione della propria personalità, che altro non è se non il
falsò sé di ciascuno. Una
definizione secca, del fenomeno, potrebbe essere: “principi, valori e
sentimenti, ossia la personalità, cambiano inconsciamente col variare di
circostanze e scenari di vita.”
Come
vedremo più approfonditamente in seguito, se un uomo nascesse libero e quindi
fuori dalla matrix, non cercherebbe di crearsi una personalità, nel disperato ma
inconsapevole bisogno di adattarsi al sistema e di avere un’identità non biologica
(la personalità) da sostituire a quella naturale (identità genotipica) che
viene schiacciata sin dal concepimento e durante la fase educativa. La
personalità è quindi la griglia di principi, valori, credenze e modalità
comportamentali, che viene plasmata nel tempo e tenuta in piedi, da due dei
principali meccanismi selezionati dalla matrice-vivente, in quanto deputati alla
creazione e alla tenuta delle personalità di ciascuna cellula-uomo: il sistema
del giudizio e il principio della coerenza che ha la funzione di contenere e
bloccare il cambiamento e quindi l’uscita da matrix.
Il processo regressivo quasi istantaneo della
discontinuità regressiva inconscia, per esempio, potrebbe portare improvvisamente
a pensare, a fronte dello stress causato dal conflitto interiore tra m-s e parte libera, che la
consapevolezza acquisita per estirpare la m-s
è errata e fuorviante, e quindi a cancellare in un attimo tutto il percorso di
Liberazione già compiuto, determinando il ritorno allo stato precedente.
Giuda Iscariota è un classico caso fantastorico
che fotografa la manifestazione della discontinuità
psichica inconscia. Nella tradizione narrataci, Giuda tradisce perché viene
stressato da eventi che lo portano in uno stato interiore di forte tensione, in
quanto appartenente al gruppo di Cristo, a sua volta in collisione diretta con
il sistema politico-religioso dominante. Giuda discontinua e, tradendo, ci
dimostra come in un attimo i sentimenti di credo, amore, amicizia, affetto e
lealtà possano essere cancellati per far quindi emergere una diversa
personalità, che agirà in quanto tale.
Nella storia antica e recente il fenomeno della discontinuità psichica inconscia era più
che conosciuto, ma si ipotizzava fosse dovuto alla quantità e qualità di
“credo” spirituale o razionale, presente in un individuo sul piano della
coscienza, nei confronti di un determinato aspetto della vita (ideologie,
religioni, individui, relazioni, sentimenti). Solo da pochi anni si è scoperto
che il fenomeno è fisiologico e che ha la sua radice storica anche nelle
necessità istintive dell'uomo di adattarsi all’ambiente fisico-culturale
circostante, dimenticando il precedente – soprattutto se esso offriva
condizioni, ricordi ed emozioni migliori, o se il cambiamento era stato generatore
di traumi di varia entità.
Per fare un altro esempio potremmo dire che, a
fronte di due spinte interiori antitetiche, che a loro volta determinano la
strutturazione di scale di valori e/o principi e/o sentimenti diverse tra loro,
una delle due non può essere solo accantonata, bensì deve essere addirittura
cancellata, riposta nell’inconscio più profondo, affinché quella predominante possa
agire con efficacia evitando di duellare con quella precedente (contrasto
interiore).
La guida interiore dell’Uomo Originale Libero sono
le emozioni, ma questa guida può essere utilizzata solo dopo il processo di Liberazione:
viceversa l’uomo non attingerebbe a emozioni proprie, ma a quelle espresse dal
suo programma m-s, in quanto essere programmato.
È questo un aspetto di fondamentale
rilevanza nel percorso; a tal proposito farò un esempio estremo, proprio per mettere
in evidenza che nell’uomo non libero, è la m-s
a elaborare le emozioni e a farlo agire di conseguenza:
in
genere per una donna essere apostrofata con il termine ‘prostituta’ è da
considerarsi estremamente offensivo e, a seguito di ciò, ella percepisce
un’emozione negativa. Ma in sostanza, le è stato semplicemente detto che
guadagna facendo sesso con diverse persone: cosa ci sarebbe di offensivo in
questo, al di là che possa essere vero o meno?
Si potrebbe obbiettare che però, l’intento
di chi l’ha apostrofata, era senza dubbio quello di offenderla; ciò è di certo
vero, ma non spiega la reazione emotiva interiore (non intendo quindi la
reazione diretta verso l’origine dell’input). Perché dovrebbe essere di nostro
interesse se qualcuno avesse intenzione di offenderci? Viceversa è più logica e
di cuore la replica di una persona cara, che potrebbe esserle vicina nel
momento in cui si dovesse verificare una simile eventualità. Questo perché essa non focalizzerebbe i suoi
pensieri sull’offesa, ma su come l’ha percepita chi ne è stato oggetto,
empatizzando e quindi agendo in supporto emotivo della persona benvoluta;
magari apostrofando a sua volta e creando un “pendolo” negativo. Altrettanto
vale per l’uso di termini come “fallito”, “demente”, ecc. ecc.
Per assurdo invece, si potrebbero provare dopo
essere stati programmati, emozioni positive a seguito dell’inaugurazione di una
rivendita di tabacchi di un nostro amico, pur sapendo che il loro consumo è
all’origine della morte di tanti individui. Può mai essere questa una nostra
emozione? O piuttosto, in questo caso, sarebbe la m-s a farci esprimere in quel modo gioioso, e ciò perché la m-v basa il suo sviluppo sul business e
sul posizionamento nella macchina economica generale, di ciascun singolo
individuo?
E ancora: abbiamo assistito a onde emozionali
collettive, di condivisione del sentimento di patria, a seguito della morte dei
soldati italiani in Iraq, piuttosto che sdegno per quelle dipartite senza senso
e/o disprezzo per chi aveva inviato lì quegli uomini e/o interrogativi sul
perché un gruppo di individui, avesse accettato di andare a fare la guerra.
Questi sono solo degli esempi; se ne potrebbero
fare un’infinità, ma ci fanno inequivocabilmente capire che le emozioni che
proviamo prima della liberazione interiore, quasi sempre, non sono le nostre,
bensì derivanti dai falsi valori istillateci dalla matrice-vivente.
Quando ad es ad una partita di calcio, le
tifoserie avversarie si scontrano con violenza, ci troviamo di fronte a un
evento in cui 2 gruppi di essere umani agiscono liberamente, o a degli
ologrammi umani a cui è stato scritto il medesimo programma nel cervello, con
la sola differenza tra loro, del nome della squadra di calcio prediletta?
Ciò ci conferma anche che quasi tutta la
letteratura sui principi dell’attrazione è potenzialmente deviante, in quanto
prevede come guida interiore le “emozioni”, senza di contraltare affermare che
esse ci appartengono solo dopo la Liberazione.
Ci narrò l’Essenza dell’Uomo Originale
Libero:
<<E’
necessario avere fiducia e sperare che la rinascita si attui in breve tempo.
La
matrice-vivente dominante, sta progredendo con velocità esponenziale sul piano della
ricerca biotecnologica. E il passo finale che gli consentirà di accedere alla
conoscenza necessaria per poter operare modificazioni genetiche alle sue
cellule-uomo, è sempre più vicino.
Se la
coscienza dell’Uomo Originale Libero non si affermerà, sarà sufficiente una
grande guerra, un nemico ipotetico, o l’approssimarsi di un evento
catastrofico, per giustificare la “necessità inderogabile” che le modifiche
genetiche vengano apportate, con la scusa di rendere più efficiente l’uomo, o
più idoneo alla sopravvivenza, estirpando quindi la libertà individuale e
l’amore potenziale che porta con sé, in quanto imprinting genetico.
Se la
matrice-vivente riuscirà in ciò, la specie umana sarà perduta per sempre.
Accelerate
il passo e abbiate fiducia nel vostro spirito guida, ossia nella libertà da cui
ha origine l’amore!
Noi
auspichiamo che nel futuro, in tutto il mondo, si creino aree d’incontro tra
chi sta seguendo il percorso. Spazi non facenti capo a un individuo, a un guru,
affinché non si ricada nell’errore commesso in passato; ma piuttosto zone di
pace e illuminazione, ispirate all’Essenza dell’Uomo Originale Libero. Luoghi
di serenità, libertà, uguaglianza, fratellanza e amore, in cui nulla sia
estremizzato e vi sia apertura totale a tutte le pratiche spirituali, purché
non verticalizzate in quanto legate a una singola personalità: dio, guru,
maestro, o altro che sia. Luoghi in cui percepire se stessi in quanto centro
dell’universo, nei quali non vi sia quel senso di gruppo “migliore” dal
circostante, tale da generare appartenenza. Luoghi ispirati alla non violenza e
all’accettazione della diversità. Aree di transito e non di stazionamento:
l’Uomo Originale Libero vive interconnesso con Gaia; sperimenta, gioisce,
varia, incontra, scambia amore ed esperienze, non crea ghetti!>>
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