Accenni sulla Maieutospiritualità di Guarigione
Tratto da Translife Revelation Anime Libere / Parte Terza, pg 121-124
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Io: <<A volte, ma non in maniera così generica. La “Maieutospiritualità di guarigione”
prevede un avvicinamento personalizzato all’interlocutore, basato sulla
focalizzazione delle sue principali problematiche frustranti; ciò per capire in
quale quadro di matrice sta il suo cervello e quindi i suoi pensieri, che a
loro volta hanno creato il suo falso “se stesso” attuale, il programma.
In
pratica tentiamo di “localizzarlo” nel sistema matrice, mappando il programma
cerebrale che lo incatena. Li, ad es, c’è sia chi è alienato dal falso
obiettivo che un prestigioso status sociale porti alla felicità, sia chi
continua a farsi domande sul perché la sua coppia non ha funzionato, come il
sistema gli aveva fatto credere che sarebbe stato. Sono tutti programmi viventi
con milioni di sfumature individuali e nel focalizzarle è fondamentale
camminare in parallelo, con la riscoperta della natura. Di quella “grande madre”
che ci cheta, perché la portiamo nel nostro DNA. È un
metodo nuovo che unisce l’approccio classico psicologico a quello della
spiritualità non religiosa e alla Legge di Attrazione. La definirei: una
psicosomatica reale, che vede come causa, anche delle cosiddette patologie
fisiche, il non allineamento interiore e quindi va alla ricerca delle cause
prime, per sanarle, e non di quelle intermedie.
Come dire: non è una terapia, è un dialogare, è
una cosa che farebbe bene anche a uno psicologo; anzi, a lui in modo
particolare.
Si tratta di scoprire ciò che si è, e da lì
iniziare a percepire cosa si vuole, in modo fluente e naturale, perché sarà il
nuovo “se stessi” che emerge dalla scoperta di sé a desiderare i nuovi scenari
di vita verso cui dirigersi; ma non come se ciò fosse la risalita di una scala:
piuttosto è una modalità circolare, olistica.
Cioè: si è ciò che si è, non ciò che si vorrebbe
essere; quest’ultimo è il “divenire”, non il “se stesso” del momento. Poi, una
volta trovato il proprio vero “se stesso”, si diventa ciò che si vuole, perché
il tuo reale “se stesso”, lo sa già.>>
Flo’
sorridendo: <<Se non mi avessi già parlato per sommi capi di questa nuova
forma di medicina, quello che hai detto, con tutti questo “se stesso”, tra veri
e falsi, mi avrebbe portato solo un gran mal di testa.>>
Sorrisi
anch’io e le dissi: <<Vuoi che continui?>>
Flo’
<<Sì, voglio capire; vorrà dire che stasera, alla festa, mi farò un drink
in più per dimenticare.>>
Io:
<<Se preferisci parliamo di sesso; volevo proprio dirti che sono stufo di
mangiarmi panna e fragole sul tuo culo; vorrei cambiare frutta!>>.
Flo’,
tra risa e parole: <<Ma come fai a spezzare i discorsi così? Non riesco
mai a capire quanti siete nel tuo “te stesso”>>
Io:
<<Ok, di alimentazione ne parliamo un’altra volta. Tornando a prima: la
Maieutospiritualità di guarigione, con quel tipo di ricerca interiore, crea un
continuo meccanismo circolare, fino a che le due cose, la ricerca del vero “se
stessi” e “cosa si vuole”, si fondono, come fosse il flusso di un fiume che sta
appena nascendo e che quindi non ha ancora un letto e un tracciato predefinito
da percorrere; credimi, è qualcosa di straordinario. Ti porta a far respirare l’anima e il corpo.
L’equilibrio diviene perfetto e sprigiona una tale quantità di energia, da
sanarti. Evito di parlarti delle scienze da cui trae linfa la
Maieutospiritualità di guarigione: l’epigenetica, la quantistica e le neuroscienze,
per non farla troppo lunga.
Più o meno intuitivamente, tutti si rendono conto
che se sapessero ciò che realmente desiderano e si ponessero nel modo giusto
per ottenerlo, sarebbero felici; ma ciò non accade quasi mai, perché a quello
che si desidera nel qui e ora, si vanno a sovrapporre altre cose: paure,
mancanze legate a problematiche dell’infanzia, e molte altre questioni, che si
intrecciano magari con una visione statica e pesante del mondo circostante.
Cioè creano un “finto” se stessi, che vive nella confusione e nell’incapacità di auto leggersi.
Quelle apparenti problematiche psico-fisiche in
realtà non esistono per l’interlocutore in quanto individuo, ma solo per il suo
ologramma, creato dalla matrice sociale, che lo ha precedentemente trasformato
da individuo libero a “programma vivente”. La causa del malessere sta quindi
nel contrasto interiore, tra la parte assimilata e quella libera che abbiamo in
noi. Contrasto che a sua volta genera quel forte disagio che si proietta sul
piano fisico.
Questo mondo è estremamente vario; dai punk ai
testimoni di Geova, passando per gli sportivi, gli spirituali, gli amanti
dell’arte, ecc.
Spesso dopo un cambiamento non si riesce a variare
ambiente, soprattutto dopo i quaranta anni, e si continuano a cercare stimoli
nello stesso circuito; stimoli che, ovviamente, non possono arrivare da lì.
La Maieutospiritualità di guarigione è un
approccio alle problematiche interiori totalmente nuovo; talmente
rivoluzionario da risultare difficile definirlo in due parole.
È più semplice farlo con un esempio, ma prima ti
dò la definizione:
Il Maieutoterapeuta osserva e focalizza le
dinamiche interne e i flussi relativi a una specifica problematica, al fine di
allinearsi a chi ne è oggetto, per poi traghettarlo in uno scenario in cui la
causa prima della problematica non è identificabile nel problema in sé, ma
nella sua “non esistenza”, in quanto soggetto generato dalle dinamiche interne
di uno “schema di matrice” che di per sé non dovrebbe esistere e/o dalla
materializzazione dei nostri pensieri che generano “realtà” e “scenari” di
vita, a loro speculari.
In sostanza, dopo essere entrati istintivamente
nella mente dell’interlocutore, gli si crea uno scenario parallelo che gli
dimostra la “non esistenza” del problema. Perché non possono esservi problemi
di sorta, se si vive nella libertà interiore. Da lì, a cascata, anche le altre
apparenti problematiche si dissolvono.
La consapevolezza diventa circolare, perché nella
libertà si trova anche l’amore per sé; e senza quello, qualsiasi “cura” è solo
un palliativo.
Usando questa tecnica le sofferenze interiori
vengono risolte in pochi giorni o comunque in tempi brevi, perché
focalizzandone l’origine innaturale, perdono tutto lo spessore che sembravano
avere.
Lo stesso vale per il meccanismo-schema che l’ha
innescato: in una coppia, per esempio, possiamo scrivere migliaia di libri
sulle sue variabili, dinamiche interne, problematiche in essere e potenziali:
dal tempo della passione, all’abbandono, ecc. E ciò ci farà sempre apparire il
tutto come la più o meno valida analisi di ciò che accade all’interno dello
schema; oppure possiamo spiegare perché la coppia non è nella natura umana, ma
è bensì uno schema che al suo interno costringe gli attori a tutto ciò che
seguirà alla sua attivazione, ferme restando le variabili soggettive. È ovvio
che se riusciamo a trasmettere ciò, tutte le eventuali problematiche, perdono
l’importanza che sembravano avere in precedenza. Non vi sono più i buoni e i cattivi:
scompaiono le motivazioni e i traumi, col tempo, evaporano.
Scuola di Pedagogo della Liberazione - Mappature Bioenergetiche Metodo TQ2
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